Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
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DIBATTITOnews - Periodico mensile
DIBATTITO-news - Periodico mensile a carattere politico e sindacale a diffusione in STAMPA nelle edicole. Nella sezione ad esso dedicata su questo giornale online troverete una raccolta che va dal giugno del 2008 ad oggi. Viene qui pubblicato gratuitamente per gentile richiesta del suo Direttore Responsabile Francesco Gangemi di Reggio Calabria. Per leggere i periodici aprire la sezione dedicata.
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Intervista a Ernesta Adele Marando a cura di Pino Carella Telemia 60news
Intervista andata in onda in diretta su Telemia l'emittente TV dei due mari la sera di giovedi 3 novembre 2011 intorno alle ore 20 e pubblicata anche su Youtube sul canale di radiocivettagiornal
Prima della fine del secolo scorso il Papa Giovanni Paolo II ha chiesto perdono per il dolore provocato nei secoli passati ai Cittadini finiti nelle mani dell’Inquisizione e sottoposti a ogni sorta di angherie, talvolta fino alla morte più atroce sul rogo.
Nel decennio successivo l’ITAGLIA è entrata nel secondo millennio dell’era cristiana e s’è avviata verso il 150° anniversario della costituzione in regno con l’annessione al PIEMONTE del REGNO DELLE DUE SICILIE nel Marzo 1861. Quell’annessione fu votata da un parlamento torinese ma era stata decisa e finanziata dalla mafia finanziaria britannica per eliminare la Nazione Napoletana e la sua presenza di potenza marittima nel Mediterraneo. Si spacciò per unificazione dei popoli itagliani il risultato di un’aggressione criminale della mafia piemontese allo stato più antico e civile della Penisola. Ne furono rapinati i tesori per pagare i debiti contratti con inglesi e francesi.
Nel 2006 fu eletto presidente della Repubblica l’allora quasi ottantenne parlamentare comunista napoletano Giorgio NAPOLITANO. La sezione itagliana della mafia finanziaria internazionale aveva imposto la sua nomina per due ragioni.
Riportiamo integralmente un articolo pubblicato su "Il Giornale.it" a firma di Gianpaolo Iacobini il 19 Novembre 2013. J'Accuse... !
" Liberato Francesco Cangemi, arrestato dai giudici di Catania C'era un'istanza contro le manette ma il tribunale l'ha ignorata "
«Cosa ho fatto quando ho saputo d'essere tornato un uomo libero? Ho baciato mia moglie».
Ha la voce e l'entusiasmo di un ragazzino, Francesco Gangemi (nella foto).
E come un ragazzino s'è stretto alla sua Marisa, al figlio Maurizio e all'avvocato Giuseppe Lupis («un fratello per me», confessa), che lo ha tirato fuori dall'inferno.
Ride, quasi balla sui suoi 79 anni, che non sono affatto un peso nel giorno in cui il giornalista calabrese festeggia il ritorno alla vita. Lo avevano arrestato il 7 ottobre, incuranti della sua età e del cancro che lo tormenta insieme al cuore che batte pazzo, perché sul suo capo pendevano diverse sentenze per diffamazione tutte passate in giudicato e perciò da scontare in cella, secondo la Procura generale di Catania, che aveva giustificato l'adozione del provvedimento restrittivo con la mancata presentazione di un'istanza per la concessione di misure alternative.
Ma non era così: una richiesta in tal senso era stata già depositata, e pure da tempo, davanti ai giudici di Catanzaro.