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- Ernesta Adele Marando
Flavio D’Introno ovverosia un alcolista un usuraio un bugiardo un amatore seriale le cui dichiarazioni sprovviste di elementi di riscontro hanno portato innocenti in carcere: Il Giudice Michele Nardi e l'Ispettore di Polizia Vincenzo Di Chiaro
Michele Nardi e Vincenzo Di Chiaro in carcere da quasi un anno e mezzo per le accuse di Flavio D'Introno, un imprenditore di professione. Nella vita reale un usuraio e in carcere per questo reato. Un amatore e un bugiardo seriale. Un alcolista riconosciuto e classificato in cura al Sert ( Il SERT è un servizio pubblico del Sistema Sanitario Nazionale per la cura e la riabilitazione di chi ha problemi dall’abuso di sostanze psicoattive, come droghe e alcool ). Un soggetto con disturbi di personalità. E’ quanto emergente dall’interrogatorio di Rosa Grande, una delle sue tante donne da lui amate in contemporanea, nell’Udienza al Tribunale di Lecce del 15 Giugno 2020.
Ci si chiede con quale criterio sia stato buttato in carcere da quasi un anno e mezzo il Giudice Michele Nardi a seguito di dichiarazioni di un individuo definitivamente condannato per usura, bugiardo e alcolista. Con disturbi di personalità già accertati e che ha evitato per anni di finire in carcere nonostante la condanna definitiva accusando degli innocenti. Ci si chiede se non si possa evitare almeno in futuro il ripetersi di simili realtà che mortificano la giustizia e fanno scempio delle garanzie che il processo dovrebbe assicurare.
Michele Nardi e Vincenzo Di Chiaro in carcere da quasi un anno e mezzo per le accuse di Flavio D'Introno, un imprenditore di professione. Nella vita reale un usuraio e in carcere per questo reato. Un amatore e un bugiardo seriale. Un alcolista riconosciuto e classificato in cura al Sert ( Il SERT è un servizio pubblico del Sistema Sanitario Nazionale per la cura e la riabilitazione di chi ha problemi dall’abuso di sostanze psicoattive, come droghe e alcool ). Un soggetto con disturbi di personalità. E’ quanto emergente dall’interrogatorio di Rosa Grande, una delle sue tante donne da lui amate in contemporanea, nell’Udienza al Tribunale di Lecce del 15 Giugno 2020.
Ci si chiede con quale criterio sia stato buttato in carcere da quasi un anno e mezzo il Giudice Michele Nardi a seguito di dichiarazioni di un individuo definitivamente condannato per usura, bugiardo e alcolista. Con disturbi di personalità già accertati e che ha evitato per anni di finire in carcere nonostante la condanna definitiva accusando degli innocenti. Ci si chiede se non si possa evitare almeno in futuro il ripetersi di simili realtà che mortificano la giustizia e fanno scempio delle garanzie che il processo dovrebbe assicurare.