Il Prof. Roberto Tomei, Avvocato già dirigente Istituto Nazionale di Statistica e Docente di Discipline pubblicistiche nelle Università di Ancona, Roma3 e Lumsa, stamattina sul suo profilo Facebook ha scritto alcune considerazioni sulla capacità di immaginazione della stampa. Su come vengano costruite a tavolino notizie senza l’opportuna e necessaria verifica. E’ un fatto di una gravità straordinaria. Mi è stato “recapitato” da un amico il post. Non conosco il Professor Tomei. Letto, commentato. Io voglio aggiungere qui che la campagna di disinformazione, la propaganda di fatti fuorviati con arte che si è perpetrata in questi giorni, da domenica a oggi ininterrottamente con una potenza mediatica come se si fosse trattato della terza guerra mondiale e l’attacco al sacro romano impero, è degna solo di un paese incivile. La criminalizzazione, l’incentivo all’odio, la distruzione di reputazione, la calunnia, con il tentativo di delegittimare persone e fatti, tentativo miseramente fallito perché i video e le registrazioni degli eventi narrano altro e documentato, sono semplicemente vergognosi. Un aggettivo molto utilizzato in questi giorni. Perché sono atti vergognosi quelli cui stiamo assistendo. Campagna mediatica con l’obiettivo l’annientare di esistenze. Per delegittimare l’operato di professionisti, nel caso di specie, che non è funzionale al sistema. Per sostenere con dolo, coscienza e volontà quindi, un sistema discutibile, non democratico, fazioso. Falso.
Ecco il fermo immagine del post e dei commenti.
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