La vicenda giudiziaria di Michele Nardi diviene sempre più simile a quella vissuta da Enzo Tortora

Un arresto arrivato come uno tsunami sradicando e devastando la sua vita. Arrestato e portato in catene in carceri le cui torture ci fanno venire in mente i peggiori penitenziari della storia. Arrestato solo in via cautelare e quindi non condannato su false accuse. Il suo accusatore più feroce e principale è uno psicopatico, un disturbato mentale, un tossico in cura al sert per alcolismo e disturbi paranoici.

A fine giugno 2020, un mese fa, finalmente il dr. Nardi è stato scarcerato. È uscito dal carcere ma continua agli arresti domiciliari la detenzione. Con il controllo attraverso il braccialetto elettronico.
Sempre sulla base delle dichiarazioni deliranti di Flavio D’Introno, al Dr. Nardi è stata negata per ben due volte la richiesta di Libertà. A dicembre la sesta sezione della Suprema Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso rimettendo la decisione al Tribunale della libertà di Lecce che, con motivazioni ancora più assurde delle precedenti, decise di non revocare la misura cautelare. Sentenza nuovamente impugnata dinnanzi alla seconda sezione penale della Corte di Cassazione che ha invece ritenuto, in data 22 luglio 2020, di rigettare il ricorso poiché nel frattempo erano stati concessi al dott. Nardi gli arresti domiciliari. La motivazione della sentenza di rigetto verrà depositata entro 30 giorni."
In ogni caso si deve evidenziare come dall'istruttoria processuale sono emerse e continuano ad emergere prove della falsità delle accuse contro il Dr. Nardi la cui vicenda quindi diviene sempre più simile a quella di Enzo Tortora.