Da un ex marito la cui fiducia è stata tradita dalla moglie e dalle Istituzioni
divorzio-1Sicuramente i lettori rimarranno sconcertati  da una  simile  affermazione.  Diranno:  chi scrive  questo  è  sicuramente  fuori  di testa. Ma  non  è  cosi.  A fare  una  simile  affermazione  ci si arriva  quando  non se ne può  più. Quando un padre ( uno  dei  tantissimi  a vivere  certe  situazioni )  diventa  vittima  del sistema.  La  disperazione  e  l’esasperazione  alle  quali  vengono portati  moltissimi  uomini a seguito delle  separazioni matrimoniali, purtroppo,  portano inevitabilmente a  questa  conclusione. E’  un  dato  di fatto. Il  matrimonio è diventato un CONTRATTO  CAPESTRO  con  il  quale  l’ uomo  firma  la  sua  condanna  a  vita,  e… non  c’è  più  possibilità di uscita !!! 

Se l’uomo  ha  la sfortuna  di sposare  una  donna  che, ad  un  certo  punto  della  vita,  per  qualsivoglia  motivazione,   ha  intenzione  di  “rovinarlo”,  ha tutte  le  possibilità  di riuscire  nel  proprio  intento.  La “giustizia”  ( chiamiamola pure  così )  ed il  “sistema”   l’ aiuteranno a  conseguire  gli  scopi  prefissati. Ormai  è  una  prassi  consolidata. Dopo qualche  mese  dal  deposito  della  richiesta  di separazione,  la  signora  otterrà tutto ciò che era nelle  sue  intenzioni nella  cosiddetta  “udienza presidenziale” .  In  pochi  minuti  avrà  figli,  casa  coniugale  e  consistenti mantenimenti  dal  malcapitato di turno  che, spesso,  viene  “obbligato”  a  vivere  in  miseria  e a  dover  lasciare  figli  e  casa  nel giro  qualche  mese;  poi si  vedrà  tutto il  resto.

Non  importa  neppure  se  il tutto  è  basato  su  evidentissime  falsità e  menzogne  e  se  ci  sono  precise  responsabilità  per  la  situazione  creata  ad  arte.  Tutto  deve andare  così  perché  questa  è  la  consuetudine.  All’ uomo  non  resta  che  cedere  alle  volontà della  controparte  e/o   avviare  una  serie  di  costosissime  e  lunghissime  battaglie   legali  per  cercare  di  ottenere  giustizia.  Una  giustizia  che,  però,  tarderà  ad  arrivare  (passeranno  molti  anni, mentre  la  donna  continua  a  beneficiare  di  tutti  i  privilegi  concessi con l’ udienza presidenziale,  anche  se  non intende  lavorare e rendersi  autonoma pur  avendone  tutte le  possibilità ). Intanto  i  costi  delle  spese  legali  lievitano  enormemente fino a  diventare insostenibili  ( arrivano a  centinaia  di  migliaia  di  euro ,  chè  chè  ne  dicano i  matrimonialisti ! ).

Ma i responsabili di quanto accade quando  saranno  messi  di fronte  alle  proprie responsabilità ???
Sicuramente  non  pagheranno  mai  per  gli  errori  commessi.  Altro  che  giustizia;  altro che  parità  tra i sessi;  altro  che  interessi  dei  minori;  altro che Istituzioni che  funzionano e  delle  quali  poter  essere  orgogliosi;  altro  che  Paese  civile il nostro….

Forse  si  fa  prima  ad  evitare  il  matrimonio  e fare  in  modo  che  tale  “istituto” si  estingua  definitivamente. Se  gli  uomini  si  rendessero  conto  a  cosa  vanno  incontro,  prima  di  pronunciare  il  “SI”  e  firmare, forse  eviterebbero  di  cacciarsi  volontariamente  in tanti  guai ( le  donne  sono  super-tutelate  e  se  agiranno  con  “furbizia  e  malafede ”  otterranno una  vera  e  propria  “rendita  vitalizia”  ai  danni  del  consorte. E’  questa  la  realtà !  Se  le  condizioni  sono  queste, allora,  è  sicuramente  meglio  far  sparire  la  parola  matrimonio dall’ Ordinamento  Giuridico .-