Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
I REQUISITI ESSENZIALI PER FARE DEGNAMENTE IL MEDICO
 
sangiuseppemoscatiPer fare il medico le caratteristiche fondamentali che devi avere sono: l’onestá,  la tenacia, il coraggio, la generosità, il senso del sacrificio, l’umiltà, la preparazione professionale, la dedizione verso l’umanità. L’autorevolezza che nasce da tutte queste qualità. Devi onorare il Giuramento di Ippocrate. Fare il Medico è molto più che fare una diagnosi e prescrivere una cura. È dedizione. È ascolto. E' prendersi cura del corpo e dell'anima del prossimo con discrezione e amore. In scienza e coscienza.
Se invece sei avido, ambizioso, se passi il tuo tempo a studiare come guadagnare sempre di più non guardando in faccia nessuno. Se sei vendicativo perché qualcuno ha visto gli intrallazzi che fai e lo schiacci con la tua potenza economica e criminale per togliere di mezzo un testimone scomodo che ha osato sfidarti, allora fare il medico non fa per te. Non è affatto per te. E se lo fai è per darti una credibilità. Per essere accolto nella società come un salvatore quando invece sei un pescecane. Puoi fare il palazzinaro. Chiedendo scusa ai palazzinari seri. Se ce ne sono. Puoi fare l’usuraio. Puoi fare il narcotrafficante. Ma non il medico. Che appunto è altra storia.
 
GIURAMENTO DI IPPOCRATE VERSIONE ANTICA

Prestiamo il nostro Giuramento al momento del conferimento della Laurea in Medicina e Chirurgia prima di iniziare ad operare con la nostra professione che è una nobile Arte.
 
giuramentoippocrate«Giuro per Apollo medico, per Esculapio, per Igea e per Panacea e per gli Dei tutti e le Dee, facendoli testimoni di adempire esattamente, secondo mia forza e intelligenza, questo giuramento e questa scritta.
Pari a miei genitori stimerò chi mi imparava quest’arte; gli sarò compagno di vita; e se privo del bisognevole gliene farò parte; i suoi figli considererò come fratelli germani, e se ameranno apprendere quest’Arte io la insegnerò senza mercede od accordo. — Del precetto, delle istruzioni segrete, e di tutta la restante dottrina farò parte a’ miei figliuoli e a quelli del mio maestro, e ai discepoli inscritti e giurati nella Legge Medica; e non ad alcun altro.

Delle regole di vitto userò pel vantaggio dei malati, giusta il mio potere e giudizio, impedendo qualsia nocumento ed ingiuria.
A veruno che ne chieda porgerò medicina mortifera, nè proporrò consiglio tale; egualmente non darò a femmina alcun suppositorio corrompitore.
Castamente e santamente conserverò la mia vita e l’Arte mia.
— Io non taglierò i calcolosi, e lascierò codesto agli uomini operatori di siffatta pratica. — In qualunque casa entrassi, andrò per l’utile degli infermi, tenendomi alieno da ogni iniquità volontaria e guastatrice, e dagli altri atti venerei sui corpi di donne e di uomini, di liberi e di servi.
Quanto, nel curare od anche senza della cura, vedrò od udrò che, pertinente alla vita degli uomini, non occorra mai d’essere narrato fuori, lo tacerò reputandolo un arcano. Se questo giuro io osserverò puntualmente e non lo romperò, possa godere della vita e dell’Arte, onorato presso tutti gli uomini e sempre in ogni tempo; — se ne fossi violatore e spergiuro, il contrario di ciò mi avvenga.»
 
 
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