San Luca sotto assedio!


commento 2 300 pxIn questo paese martoriato e allo sbando dove si da accoglienza a prescindere anche a tagliagole sbarcati da barconi accompagnate da associazioni umanitarie “buoniste”si nega l’accesso a un Sindaco Donna di un paese aspromontano andata con la sua utilitaria privata, a omaggiare il conquistatore Salvini che è andato nei paesi dei briganti sfidano la vita e per questo blindato fino ai denti. Povera Italia. Non aveva il pass. Ma i documenti si. Ecco il racconto pubblicato dal Sindaco Caterina Furfaro raccolto dalla sua pagina Facebook

Una inviata davvero speciale! 
Da Agnana Calabra:
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Finalmente un sindaco “con le palle”! Caterina Furfaro Non sappiamo chi abbia selezionato, o se siano stati selezionati, e se siano stati ammessi, al momento, altri Sindaci al cospetto dell’ultimo “ conquistatore del Sud fornitoci dagli epigoni dei mafiosavoiardi. 
Quello che è certo è che al Sindaco del Comune di Agnana, è discendente, nella carica, da chi nel 1853 ricevette la visita del Re Ferdinando II di Borbone il quale, sbarcato a Siderno per visitare le miniere esistenti ad Agnana per incrementarne la produzione e assicurare lavoro a quei Cittadini, si trovò a percorrere a dorso di mulo l’ultimo tratto di strada per raggiungere da Siderno Agnana senza particolari apparati di sicurezza che impedissero i contatti tra quei Cittadini ( oggi sudditi coloniali come la vicenda odierna ancora dimostra ) e il Re.
Al proprietario del mulo il Re Ferdinando chiese perché avesse la faccia triste; gli rispose: ” Maestà ho perduto la possibilità di lavorare continuando a trasportare merci e ortaggi con il mio mulo perché dopo che è stato cavalcato da Vostra Maestà, e per Vostro rispetto,  non posso più sottoporlo a umili lavori e non so come lavorare”.
Re Ferdinando si mise a ridere e dispose perché immediatamente fosse versata al padrone del mulo la somma corrispondente al valore di due muli.
Era il rapporto esistente tra il capo di uno Stato libero e i sudditi protetti nella Libertà e nel Lavoro. 
Ci piace pensare che non sia un caso quanto ha dignitosamente affrontato oggi il Sindaco di Agnana che, raggiunta San Luca  con la propria autovettura, non è stata ammessa alla “ corte” dei nuovi padroni dopo il 1860. Forse perchè sarebbe stata tra i pochi che potessero dire qualcosa in difesa della Calabria e del Sud. Non sappiamo al momento se qualche altro, ammesso alla "corte" omaggiante Salvini, sia stato capace e abbia saputo farlo. 
Auguriamo al Sindaco Caterina Furfaro di proseguire in una carriera politica che ci porti, quando avremo acquistato coscienza della Dignità e Libertà perdute, a riconquistarle.


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Ernesta Adele Marando