Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale

teatro-capranicaMercoledì 8 giugno 2011 le migliori firme de: Il Giornale; Libero; Il Tempo; Il Foglio; ovvero: Feltri; Sallusti; Belpietro; Sechi; sono convenuti presso il cinema Capranica di Roma per discutere sul tema:“La festa per il caro amico Silvio- Facciamo la festa a Berlusconi”.


Secondo i protagonisti era una libera adunata dei “servi del Cavaliere”. Fra quelle firme ne mancavano tre: Giordano, Veneziani e Porro. Chissà perché!
A prima vista l’oggetto del dibattito fa pensare ad un necrologio in quanto può essere frainteso come “la festa al caro estinto”. Tutto si può dire tranne che il Cavaliere sia morto.
La migliore arringa, così si può chiamare, è stata quella del dott. Sechi. E’ apparsa un po’ catastrofica ma racchiudeva una forte verità che è emersa allorquando si sono toccati punti molti oscuri come l’ingerenza nella politica da parte di alcuni apparati massonici, di forti poteri finanziari e di quelli ecclesiastici.
Ma sostanzialmente l’insieme di tutti gli interventi convergevano su due punti essenziali: il rilancio del centro destra con l’avvento delle primarie, coinvolgendo nella scelta dei candidati la gente e soprattutto la riorganizzazione del Popolo della Libertà.
Ci si domanda: ma chi è contrario a queste proposte?
La maggioranza del partito credo che sia concorde con le proposte come, credo, che lo sia lo stesso Berlusconi, il quale da qualche tempo è un po’ troppo taciturno e ciò fa pensare che stia covando qualche sensazionale colpo. Il grande scossone che Berlusconi deve assolutamente dare non è stato trattato abbastanza chiaramente dai cinque “saggi” della carta stampata.
Va bene la proposta delle primarie, va bene l’organizzazione del partito, ma alla gente, per tenerla unita e riportarla a sostenere il centro destra, gli si deve dare qualcosa di concreto benessere e non le solite chiacchiere.
Tuttavia Berlusconi non sta con le mani in mano e tutte queste riunioni sia con Bossi, sia con Tremonti, sia con i vertici del partito sembrano preludere un temporale.
Nell’esame di alcuni atteggiamenti di Berlusconi in questi ultimi tempi fanno pensare che il Cavaliere stia lavorando proprio per l’abbassamento delle aliquote delle tasse, cosa che la gente aspetta da vario tempo.
L’Unione Europea che verte principalmente su Germania, Francia e Gran Bretagna, venuta a conoscenza di questo piano economico, cerca di dissuadere il Ministro dell’Economia dal concedere al Popolo Italiano il taglio delle tasse.
Perché? Ma è semplice! Con tale provvedimento l’economia italiana esploderebbe. Se oggi con tutte le ristrettezze economiche adottate ed una asfissiante pressione fiscale, la crescita del prodotto interno lordo è di 1,5, con l’abbassamento delle tasse che apporterebbero maggiori capitali da investire salirebbe al 5/6% e metterebbe in crisi tutti i partner europei.
Questa è la verità, le chiacchiere non contano, servono i fatti e Berlusconi lo sa. Ma se il piano non dovesse per qualsiasi motivo riuscire, i signori comunisti cavalcheranno i dissensi della gente delusa e avanzerebbero nei sondaggi.
La sinistra, composta dal Partito Democratico, da Vendola e da Di Pietro, salirà al Governo. Come andrebbe a finire? Come sempre! Sul lastrico!!!

Scritto da Pasquino la voce di Roma che è intervenuto al convegno


 

 

 

 

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