pensionati-743651-300-pxSette milioni di veicoli in transito sulla rete stradale che hanno trasportato quasi ventuno milioni di persone nei luoghi delle vacanze, oltre a quelle persone che si sono servite di treni o di aerei. Metà del popolo Italiano è andato in vacanza nel periodo pasquale.
Un’altro terzo si è riversato nei ristoranti delle città. Soltanto il rimanente è restato a casa o per lavoro o per altri vari motivi.
In tutti i giornali è stata espressa meraviglia per tale esodo. Si piange miseria e si vive da ricchi. Ma tutto quanto questo è effimero.
Non c’è da stupirsi. In questo Paese il metodo di vita è alquanto irregolare, specie la sperequazione tributaria fra vari contribuenti
Un esempio fra tanti:
vacanze2-150-pxvacanze-150-pxI commercianti pagano le tasse sullo studio di settore, ovvero su un ipotetico guadagno e quindi non vengono di conseguenza pagate le giuste tasse. Perché? E’ mai possibile che ad un commerciante, con una attività bene avviata, le venga attribuito un reddito lordo di € 15.000,00 ed una tassazione di circa € 4.000,00, mentre ad un pensionato con un emolumento mensile di circa € 2.000,00 lorde debba pagare una tassa di circa € 600,00 ?

Allora che cosa accade? Che i commercianti s’impinguano potendo  spendere per i loro divertimenti quello che avrebbero dovuto pagare con la giusta tassazione, i pensionati pagando l’esoso tributo tirano la cinghia.


E’ inconcepibile che su una pensione di anzianità, con contributi versati nel corso degli anni lavorativi, ben quaranta, pesano le tasse in modo così scandaloso, se poi il pensionato ha un qualsiasi altro reddito, l’aliquota aumentata va a gravare anche sull’importo della pensione.

Altra forma iniqua è quella del versamento all’INPS di contributi a fondo perduto per lavori extra pensione.

Per i pensionati è un’ennesima tassa, per l’INPS è un ulteriore beneficio che dà l’opportunità di riempire ancor di più le loro già cospicue casse.

Ma non è  tutto. Che dire appunto del lavoro nero? Quale sono le cause che lo determinano? Oltre al guadagno proveniente dall’iniqua tassazione ed ampiamente sopra descritto, vi sono le detrazioni di spesa che non vengono accettate nelle dichiarazione dei redditi e quelle poche che vengono ammesse sono soggette ad una consistente riduzione; per risparmiare l’IVA le persone pagano in nero.

Quindi se ne deduce che il metodo di tassazione è inadeguato. Infatti per alcuni risulta iniquo per altri, la maggioranza, è una “pacchia”.


Il buon Ministro Tremonti, tempo fa alla domanda di ridurre drasticamente le tasse ha risposto “... ditemi dove prendo i soldi per tamponare il minor gettito fiscale che ne deriverebbe.”

Semplice caro ministro. Il Governo dovrebbe: primo, togliere i privilegi a tutti gli “Onorevoli” e “Vostre Signorie”; secondo, ridurre il numero dei parlamentari europei, nazionali, regionali e comunali; terzo, cancellare le inutili province; quarto, chiudere gli enti inutili specie quelli di falsa beneficenza; quinto, riformare la Giustizia, specie per quanto riguarda l’aspetto amministrativo; sesto, togliere gli spreghi dalla sanità; settimo, non sovvenzionare più sindacati e giornali; ottavo, tassare in modo serio e consistente le banche; nono, modificare la tassazione copiando quella vigente nell’USA.

Con tali accorgimenti si potrebbero abbassare in modo consistente le aliquote della tassazione.

Infine, per dare ancora più respiro alla gente, sopprima: il canone RAI, privatizzandola, il bollo auto e tutti gli altri balzelli che gli danzano intorno compresa quella esosa tassa sui carburanti ed altro.
Al fisco entrerebbero maggiori risorse e gli Italiani vivrebbero ancor meglio di ora.
Tutto quanto questo si può realizzare in un modesto contesto temporale: basta volerlo!
Pasquino, la voce di Roma  09.04.2010