bagni-termali-romani-150pxacque-termali-150Il termalismo dall'epoca dei romani ai nostri giorni. La Tunisia da una pista alla Calabria! “… mentre ancor oggi in Tunisia le terme sono una realtà, nonché “fonte” di scambi con l'estero, fondamentali per un buon turismo, in Calabria, terra ricchissima di acque termali, non solo le tradizioni si son perse, ma addirittura, come a Reggio, alcune sorgenti, una delle quali si trova addirittura sotto il Palazzo della provincia, scomparse e nascoste dagli edifici eretti in loco. Necessario a tal proposito, il miglioramento della situazione dell'aereoporto dello Stretto, se non addirittura la costruzione di uno nuovo... “

convegno-rc-300pxQuasi scontato il gemellaggio tra la città di Reggio e Tunisi, tra la Calabria e la Tunisia; è quello che è avvenuto per le Giornate Tunisine che si son potute concretizzare grazie al Club Unesco “Re Italo” nella città di Reggio  a partire da giorno 3 ottobre sino al 9, giornata in cui si è concluso il percorso con la chiusura della mostra sulla cultura tunisina che si teneva presso il Palazzo storico della Provincia

La Tunisia, una Nazione vicina che incentiva i rapporti con gli Stati esteri, particolarmente con l’Italia e specificamente con la Calabria, sia economici che culturali; numerosi sono già i giovani tunisini che frequentano l'Università Mediterranea e la Dante Alighieri a Reggio, numerose le associazioni esistenti e quelle in  programmazione, come quella coordinata dalla prof.ssa dell'Università per stranieri”Dante Alighieri”, Amel  Jouini.

talassoterapia-200I tunisini, amanti delle arti tradizionali, quali la musica e la cucina, vantano una tradizione nella talassoterapia  e sono molteplici e sparse in tutto il territorio le strutture arabo andalusiane che ospitano cure balneoterapiche o di talassoterapia provviste di docce, bagni, massaggi, con tutti i comfort e le attrezzature necessarie e dove migliaia di turisti si recano per essere coccolati e rigenerare corpo e spirito, rivedendo l'antico concetto di riposo e benessere. Trattamenti di grande qualità che ricordano le maestose terme romane così come il tradizionale “hammam”arabo. Proprio le terme romane rappresentavano quanto di più vicino possibile si possa immaginare ad un "luogo di benessere" in senso moderno.

Le terme erano aperte a tutti: bagni pubblici, nei quali le tariffe erano scrupolosamente contenute per permetterne la frequentazione da parte dei ceti meno abbienti e bagni privati,più costosi, più raffinati, a carattere di club, ma tutti i romani le frequentavano, facendo si che si potessero svolgere i maggiori scambi sociali, culturali e commerciali.
Ed è proprio questo l'intento delle “Giornate Tunisine”: migliorare i rapporti già esistenti tra i cittadini di Reggio e di Tunisi, incentivare e programmare una cooperazione tra i due paesi vicini, scambiandosi le ricche esperienze storiche e culturali, con accordi che prevedano un partenariato stretto viste le enormi potenzialità naturali e turistiche, con attività quali; valorizzazioni di siti archeologici, promozione del termalismo e cooperazione nel campo dell'ecoturismo.

Da qui l'indispensabile presenza del Console della Tunisia dr .Ibrahim Awem ,che sin dalle prime ore di sabato 3 ottobre ha incontrato delegazioni comunali, il vicequestore ed il Prefetto stesso, omaggiando tutti con un pensiero in argento antico tunisino.
Nel pomeriggio di sabato l'importantissimo convegno denominato TERMALAND, che ha racchiuso tutta una serie di iniziative svolte dal Club Unesco con la collaborazione di varie associazioni ambientalistiche tra cui l'Accademia Kronos .
Presente per l'occasione proprio il vice presidente nazionale di AK , prof Giulio Signorelli.

Il Convegno è stato inoltre di importanza fondamentale per la completa conoscenza della storia termale della città di Reggio e della dislocazione delle 7 sorgenti con relative Terme locali, alcune utilizzate fino quasi alla metà del secolo XIX, come egregiamente illustrato dallo storico reggino, dr. Franco Arilotta, che ben ha descritto, con slides e schede grafiche, la storia di Reggio città delle acque, corredandola col Mito di Oreste.

L'argomento principale del convegno è stato il termalismo dall'epoca dei romani ai nostri giorni, ovviamente con le odierne relative connessioni turistiche, tra Reggio e Tunisi, ben illustrate dall'arch. Fouad Ben Alì, ricercatore all'Università Mediterranea di Reggio, gli scambi culturali e le reciproche potenzialità,con la necessaria valorizzazione e l'utilizzo commerciale dei rispettivi prodotti tipici locali.
Ambedue le terre son ricche della presenza di acque medicamentose e storicamente siti di stazioni termali. Come precedentemente ricordato, nell'antichità le terme rappresentavano il punto d'incontro per scambi politici e culturali ed il loro utilizzo era esteso a tutta la popolazione. Purtroppo, mentre ancor oggi in Tunisia le terme sono una realtà, nonché “fonte” di scambi con l'estero, fondamentali per un buon turismo, in Calabria, terra ricchissima di acque termali, non solo le tradizioni si son perse, ma addirittura, come a Reggio, alcune sorgenti, una delle quali si trova addirittura sotto il Palazzo della provincia, scomparse e nascoste dagli edifici eretti in loco.Necessario a tal proposito, il miglioramento della situazione dell'aereoporto dello Stretto, se non addirittura la costruzione di uno nuovo.
Dopo l'apertura del convegno da parte dell'arch. Romeo e la presentazione del Club Unesco dell'arch Gioffrè, gli omaggi ed i saluti della Provincia, rappresentata dal Presidente della Commissione Turismo e delegato al settore,Giovanni Nucera, al Console della Tunisia a Napoli Ibrahim Awen.
L'iniziativa si è arricchita della presentazione di un progetto, redatto in occasione del “Piano Strategico della città ” dall'architetto Alberto Gioffrè, ripristiando le antiche Terme reggine,che prevede un accorpamento di una serie di interventi che attualmente sono già stati realizzati separatamente. Comprende infatti il concetto pieno di terme , con una serie di giardini termali, con vasche e fanghi, un parco di divertimenti ed una scuola di massaggio anche giornaliera, con un percorso di acque naturali; una struttura che, se realizzata rappresenterebbe un'unicità, richiamando un flusso turistico considerevole sia dall'Italia che dall'estero, permettendo, utilizzando un'espressione dell'economista, docente presso l'Università di Messina,prof. Antonino Gatto <<di lasciare un mediterraneo migliore ai nostri eredi>>.
Egregiamente tenute le relazioni, moderate dalla dott.ssa Marilene Bonavita, sezione AK della locride,del dr. Lucio Dattola ,Presidente della Camera di commercio, della dott.ssa Carmen Santagati, economista e CEO del Bru.mar Group,e dell'arch. Matteo Gangemi ,in veste di Presidente GIT-Area dello Stretto.

La serata, dopo un buffet ricco di specialità tunisine e calabresi al palazzo Comunale, si è conclusa presso il Teatro sullo Stretto di RTV con la seguitissima esibizione degli Scarma , un gruppo etnico-reagge di Mammola e dell'ormai famosissimo Mimmo Cavallaro,  dove non solo gli esponenti tunisini ,in primis il simpaticissimo Console, ma tutto il pubblico, entusiasta, è stato talmente coinvolto da scatenarsi,mettendosi a ballare ai lati del teatro stesso.

Si ricorda che la manifestazione non ha avuto alcun aiuto finanziario, ma è stata permessa grazie all'impegno, alla passione ed alla collaborazione gratuita di tutti gli organizzatori, del CSV, degli Scarma e Cavallaro, del Parco d'Aspromonte, della Montesano Hotels, dell'Istituto Alberghiero di Villa S.Giovanni, della “Dante Alighieri”, del Comune per il buffet e da RTV.