Trascriviamo integralmente l'articolo pubblicato sul sito internet "Strill.it".
Le foto sono state aggiunte da Je accuse:
"Caso De Mauro: sparito un testimone
calabrese
11 dicembre 2007
Il teste Giuseppe Lupis, avvocato, per il quale era gia' stato disposto
l'accompagnamento coatto, risulta introvabile e la corte d'assise presieduta da
Giancarlo Trizzino, dispone la trasmissione degli atti in procura per valutare
se nel comportamento del legale vi siano gli estremi del reato.
E' successo stamane nel processo per l'uccisione del giornalista de L'Ora Mauro De Mauro, scomparso a Palermo nel settembre del 1970 con il metodo della ''lupara bianca''.
Nel processo e' imputato il boss Toto'
Riina. L'udienza di stamane era stata fissata per ascoltare la deposizione dell'avvocato Lupis, citato come teste in quanto risulta essere la persona incaricata di recuperare il testo dell'ultimo discorso del presidente dell'Eni Enrico Mattei in un paesino dell'ennese. Lupis e' originario della Calabria ed e' li' che prima il Ros poi la squadra mobile erano stati incaricati di cercarlo per accompagnarlo a rendere la sua testimonianza nel processo De
Mauro. L'avvocato e' risultato pero' ''irreperibile'', sia la prima che la seconda volta.
Per la ripetuta volonta' del teste di sottrarsi all'esame, la corte ha deciso di trasmettere gli atti in procura. (ANSA) "
Nostre considerazione:
Viviamo in uno stato di democrazia o in uno di dittatura? Si deve essere "reperibili" per forza?
Noi sapevamo che l'obbligo di farsi trovare è solo quando si sia agli arresti domiciari e l'Avvocato Lupis non lo era. Non in quel periodo. Era ed è libero. Di farsi trovare o no. Di andare o no. Dove vuole e quando vuole. O no?