Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
Le Ong denunciano: “Soldi per i bimbi malati di cancro dirottati su Euro 2012″ 

630x2001Il governo ucraino ha ridotto per decreto di quasi 35 milioni di euro i fondi destinati all'ospedale pediatrico Oxkhmatdyt di Kiev, che ora deve accontentarsi delle briciole. Con lo stesso provvedimento, 34 milioni sono andati al torneo di calcio, che è costato all'esecutivo quasi 21 miliardi di grivne

I diritti fondamentali dei bambini ucraini trascurati. E i soldi destinati alla loro salute che sono invece trasferiti per decreto governativo agli Europei di calcio. La denuncia che arriva da una lettera aperta firmata da diverse organizzazioni non governative ucraine e internazionali è sconvolgente: buona parte del budget che il governo ucraino aveva previsto per la costruzione del reparto di oncologia dell’ospedale pediatrico Oxkhmatdyt di Kiev è stata dirottata su Euro 2012. Ai bambini ucraini non sarà quindi dato il promesso reparto di oncologia, fondamentale perché anche in Ucraina possa essere garantito il trapianto del midollo da non parenti, senza che i piccoli pazienti debbano emigrare a costi proibitivi per sostenere l’operazione. Al posto dell’ospedale è stato recapitato loro un bel pallone, col quale però non possono nemmeno giocare: a differenza di Cristiano Ronaldo loro mica si sono qualificati a Euro 2012.

“Il sistema sanitario in Ucraina è collassato due volte, con il crollo dell’Urss e con la tragedia di Chernobyl, i cui enormi danni per la popolazione oltre che fisici, con il drastico aumento dei tumori, sono stati psicologici, con una popolazione paralizzata e spaventata – racconta a ilfattoquotidiano.it Damiano Rizzi, presidente di Soleterre, una ong attiva in tutto il mondo in aiuto ai reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia – Poiché manca la possibilità di effettuare le diagnosi, i bambini arrivano con tumori in stati avanzati negli ospedali e qui, nelle strutture preposte, mancano i pediatri, le strumentazioni necessarie. I bambini del reparto di neurochirurgia sono ammassati nei corridoi. Ora, per esempio, è finita la chemioterapia: anche negli ospedali pubblici se la può permettere solo chi ha i soldi”.

Perché è la corruzione a impedire al paese di rispettare i requisiti minimi a livello sanitario: la sanità ucraina è il luogo privilegiato per il riciclaggio di denaro sporco, cui partecipano politici e amministratori locali, oltre a qualche loro omologo italiano che non rinuncia ad approfittare della situazione di miseria in cui versa il paese. “Non posso fare nomi – ci dice Damiano Rizzi -, per non mettere in difficoltà tutte le persone che lavorano sul campo. Le ritorsioni sarebbero molto pericolose”. E’ però un dato di fatto che l’Unione Europea ha attivato programmi per la lotta alla corruzione nella sanità ucraina. E che Impact – un dipartimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha già messo sotto controllo diversi laboratori che in Ucraina producono farmaci falsi, che sono poi acquistati dal Ministero della Sanità.

A questo si aggiunge la denuncia delle Ong. “Col decreto governativo numero 433 del 21 maggio 2012, relativo ad alcune modifiche da apporre al programma statale per la preparazione e lo svolgimento della fase finale del Campionato Europeo di Calcio in Ucraina nel 2012, il governo ucraino ha ridotto di 349 milioni di grivne (34,9 milioni di euro circa) le dotazioni del bilancio statale in precedenza allocate all’ospedale pediatrico Oxkhmatdyt, che sono passate da 399 a 50 milioni di grivne. E nello stesso decreto è stato deciso di aumentare le allocazioni destinate a Euro 2012 di 340 milioni di grivne, portando il totale destinato dal governo ucraino agli Europei a quasi 21 miliardi di grivne”. Soldi che, è il timore delle ong, sono stati trasferiti come se nulla fosse dalla tutela dei bambini a Euro 2012. O, secondo la risposta che le organizzazioni non governative hanno ottenuto dal primo ministro ucraino Azarov, soldi che non sono stati tolti all’ospedale, ma semplicemente “prestati” agli Europei.

Se ancora non si sono visti i 900 milioni di grivne (90 milioni di euro circa) che il governo ucraino due anni fa ha promesso per migliorare lo stato delle fatiscenti strutture dell’ospedale pediatrico Oxkhmatdyt, il budget per Euro 2012 ha continuato invece a crescere vorticosamente. E mentre schiere di operai al lavoro costruivano in tutta fretta lo stadio di Kiev, perché fosse pronto in tempo per gli Europei, i bambini continuavano a non avere le cure necessarie. “La quantità di soldi in ballo non è molta chiara – spiega a ilfattoquotidiano.it Natalia Onipko, presidentessa di Zaporuka (una fondazione costituita da Soleterre a Kiev) -, addirittura Kulikov, deputato del partito United Center, ha recentemente dichiarato che il bilancio dello Stato per il 2012 non include fondi per la costruzione di nuovi edifici di Okhmatdyt. E poi scherzando ha aggiunto che qualcuno ha deciso di rubare in anticipo e alla rinfusa”.

Quello che le Ong temono è che per la costruzione del nuovo ospedale pediatrico di Oxkhmatdyt si ripeta il caso del Children’s Hospital of The Future: altra megastruttura ospedaliera cui era destinato un budget milionario e che non ha mai visto la luce. E questa volta hanno paura che, con un cinismo che fa rabbrividire, i soldi siano stati rubati ai bambini per dirottarli sul mega affare di Euro 2012. Perché 21 miliardi di grivne per Euro 2012 è già una cifra spropositata di per sé, che diventa però agghiacciante se si pensa come anche le ‘briciole’ – i 340 milioni sottratti all’ospedale Oxkhmatdyt – sono state infilate nel calderone del circo pallonaro a discapito della salute dei bambini. Ma evidentemente, per essere considerati delle democrazie amiche dell’Occidente, non serve rispettare i diritti dei più piccoli: basta organizzare un carrozzone colorato con feste di benvenuto e partite di calcio.
 
DA: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/27/denuncia-a-euro-2012-soldi-destinati-al-reparto-di-oncologia-pediatrica-di-kiev/275801/

 

 

 

Giornale online iscritto il 2/05/2008 al n. 184/2008 del Registro di Stampa del Tribunale Civile di Roma.
Direttore Ernesta Adele Marando. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.