Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
cesare-battistilulaIl  Presidente Luis Inacio Lula da Silva dovrebbe oggi emettere il provvedimento che consentirà a Cesare BATTISTI,  ex “terrorista rosso” di lasciare il carcere brasiliano in cui è detenuto ed  evitare le prigioni italiane, rimanendo in BRASILE.
C’è da sperare che l’Italia non ripeta la brutta figura fatta rivolgendosi alla magistratura brasiliana non per chiedere l’estradizione, ma per ostacolare l’esercizio del potere politico da parte del capo dello Stato del BRASILE e lanciare una idiota e velleitaria “guerra diplomatica”. Sarebbe un modo per farsi del male nello stesso momento in  cui si apprende che uno dei capi della sinistra italica giudica la magistratura italiana come un pericolo per la democrazia parlando con l’ambasciatore degli Stati Uniti, anche se poi smentisce di essersi espresso in quei termini. Sarebbe un modo per dimostrare l’incapacità di fare politica e confrontarsi con grandi ideali di pacificazione e attuazione di una grande riforma della giustizia. Che potrebbe passare attraverso la promulgazione di un’amnistia generale. Che azzeri, come avvenne nel 1946, su iniziativa del comunista TOGLIATTI, il passato e avvii una nuova autentica rinascita per il paese.  Sul piano umano, sociale, culturale, economico, politico. Per farlo ci vogliono solo un minimo di coraggio e di dignità. Quelle qualità che ha mostrato il Presidente LULA. E che da almeno un settantennio ci si attende che qualcuno mostri in Italia.
flag-regno-due-sicilieregnoduesicilieA partire dal ripristino della verità storica sull’aggressione del SUD da parte dei mafiosavoiardi con la distruzione delle Nazioni Napoletana e Siciliana e la più lunga guerra coloniale – dieci anni – portata nel centro del Mediterraneo per distruggere il Regno delle Due Sicilie, rapinarne le risorse, opprimendolo da centocinquantanni e spacciando quell’oppressione per unità da festeggiare. Nel Brasile, in Argentina come nell’America del Nord si rifugiarono milioni di Cittadini delle Due Sicilie per sfuggire all’annientamento criminale dei mafiosavoiardi.

Ci piace pensare che anche questa consapevolezza ha fatto decidere il Presidente LULA per la concessione dell’asilo politico a Cesare BATTISTI. I governanti italiani dovrebbero riflettere senza isterismi su quanto evidenziato dai media locali brasiliani e dalla rete televisiva brasiliana:La concessione dell’asilo politico risponderebbe al fatto che «il governo brasiliano teme il rischio di morte» per BATTISTI  se «tornerà in Italia».

suicidi-in-carcereIl governo brasiliano avrebbe anche effettuato una sorta di ricognizione sulla situazione delle carceri italiane. Dove le condanne a morte eseguite fino a oggi, solo nel 2010 col suicidio indotto, sono state già sessantaquattro. Esecuzioni feroci e risparmiando anche sulle spese del boia. E l’anno non è ancora finito.

Da questa realtà, se davvero crede nella riforma della giustizia predicata da oltre sedici anni dovrebbe partire il governo italiano. Senza assecondare iniziative idiote, anche al proprio interno, con enunciati tipo  «La decisone di Lula sarebbe intollerabile e porrebbe il Brasile ai margini della comunità internazionale» o addirittura programmi di boicottaggio del BRASILE. Idiozie che non tengono conto dei legami storici tra il SUD dell’Italia e il BRASILE e porterebbero a un danno sicuro per l’Italia che ne perderebbe l’amicizia a tutto vantaggio di paesi concorrenti.

Può definirsi statista chi sa prendere spunto da realtà come questa per lanciare finalmente un programma di pacificazione nazionale. Che riveda la storia “unitaria” riparando alle stragi da cui è nata e chiuda con un’amnistia generale i conti con un passato più recente ma non meno oltraggioso per la Libertà, i Diritti Civili, l’Uguaglianza dei Cittadini dinanzi alla Legge.
La creazione di uno Stato federale con la fine della gestione coloniale del potere nel SUD. E l’avvio di una nuova stagione per tutti.

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Direttore Ernesta Adele Marando. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.