Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
cusco-sole-250pxSe vieni in Perù non puoi non andare a visitare Cusco, la Valle Sagrado, Machu Picchu. Le principali mete turistiche di questa terra. Ce ne sono ancora di altre, come il Lago Titicaca, a Sud, o Chiclayo capitale di Lambayeche a Nord,. Una delle più grandi città del Perù, nota anche come la città dell’amicizia per la cortesia della sua gente. Per non parlare della capitale, Lima. Ma non basterebbe un mese per poter assaggiare un po’di tutto. E solo superficialmente. Il Perù è veramente un Paese straordinario. Affascinante. Ricco di storia e antiche  tradzioni  ancora conservate.

Io, dei miei trentaquattro giorni di permanenza qui per lavoro, ne ho ritagliati tre e sono volata a visitare solo Cusco, la Valle Sagrado e Machu Picchu. Un’ora di aereo da Lima. E ancora uno scenario sconvolgente. Io non voglio darvi descrizioni particolareggiate dei luoghi. Le troverete e di più complete navigando su internet o sfogliando le guide turistiche. Vi voglio passare solo alcuni dati, le mie impressioni, le mie considerazioni.

Cusco a 3.400 metri d’altezza, è una delle città più importanti dell’America latina. Dagli Incas chiamata la “ Casa e residenza degli dei”, diventò la capitale di uno dei più grandi imperi precolombiani, il Tawantisuyo. Il suo nome in lingua queqhua, significa “Ombelico del Mondo”. Da essa si diramava una rete di strade che collegava tutto il Sudamerica. Dalla Columbia all’Argentina.

Nel 1533 con l’invasione degli spagnoli furono distrutte molte costruzioni e su di esse vi furono edificati templi, conventi e residenze in stile barocco e rinascimentale.

In una delle leggende si narra che una coppia mitica, Manco Capac e Mama Ocllo,  emerse dal Lago Titicaca per fondare l'Impero Inca nella città di Cusco e insegnare al suo popolo a coltivare la terra. La città fu costruita in due settori. Uno alto per la nobiltà e uno basso per il popolo.  Spesso si trova questo tipo di architettura nelle città Incas. Il suo muro di cinta fu tracciato  per volere dell'imperatore Inca Panchacutec. Muro che ha il profilo di un puma.  I  bastioni  di  Sacsayhuaman sono i denti e Koricancha o “Luogo dell’Oro”, dove è ora Convento di Santo Domingo,  è la coda. In alto sulla fortezza ci sono tre torri di guardia.   Guardando le mappe della città si vede il profilo  di un puma, con un poco di immaginazione.

Cusco è una città sorta sulla roccia, meticcia e coloniale. Con straordinari templi religiosi. Come la Cattedrale e la Chiesa della Compania de Jesus, che si trovano sulla piazza principale che è  la piazza d’Armi o piazza Huacaypata o del Guerriero, come fu chiamata in nel tempo degli Incas. Ogni anno vi si celebrava la Festa del Sole o Inti Raymi in idioma queqhua.  La Cattedrale, costruita fra il 1560 e il 1564 con grossi blocchi di granito rosso provenienti dalla fortezza Inca di Saxahuaman, è di straordinaria imponenza e fastosità. Facciata in stile rinascimentale e i  strabilianti interni in stile barocco.  Si nota anche l’nfluenza di artisti italiani. 

Inoltre vi è il Convento e Chiesa della Mercede – la Madonna delle Grazie - e il Convento di Santo Domingo, costruito sullo spettacolare Koricancha o “Luogo dell’Oro” il più importante Tempio dedicato al culto del Sole.

La città è oggi moderna, piena di luci e negozi. Mercatini con prodotti locali, dalla famosa lana Alpaca con cui si fanno pullover e coperte di straordinaria bellezza, alle pietre granitiche, ai monili d’argento. In Perù vi sono miniere di argento, oro, rame, petrolio. Ecco perché è sempre stata una  terra di concquista.

E’ una citta pulitissima. Silenziosa. Non odi mai il trillo di un cellulare. Questo è un particolare che mi ha colpito. Da quando sono in Perù, ormai da più di due settimane, non ho mai udito quell’infernale squillo. Tutti hanno applicato la modalità "vibrazione". Perché il cellulare è uno strumento anche qui diffuso, ma usato con discrezione.

La visita alla “Valle Sagrado” è stata per me un tour faticoso per i lunghi camminamenti Inca da percorrere fino ad arrivare alle alle vestigia delle loro città  Alle loro fortezze. Ma una fatica compensata dall’emozione di vedere imponenti scenari e percepire un’atmosfera magica e spirituale ad altezze stratosferche, vicine, in alcuni luoghi visitati, ai quattromila metri di altezza sul livello del mare. Dove l’aria ti manca  per la rarefazione dell’ossigeno e succhi caramelle alle foglie di coca e respiri forte. Qui le foglie di coca te le vendono gli andini in bustine di plasica a un Sol. La loro moneta nazionale. Circa 25 centesimi di Euro.

Mi ha impressionato particolarmente Sacsayhuaman, che signifia “falco soddisfatto”. Un’imponente fortezza militare Incas. Costruita a difesa della città di Cusco dalle invasioni dall’oriente. Sacsayhuaman è formata da tre grandi terrazze contenute da muraglioni di roccia costruiti  con un andamento zigzagante. Alcune pietre dei muraglioni raggiungono i 5 metri di altezza e 350 tonnellate di peso. Muraglioni costruiti a secco. Con le pietre ad incastro come si usava nell’architettura Inca. Dove tutt'oggi non penetra nemmeno un ago. Come viene descritto dalle Guide. Le mura dei bastioni presentano 22 angoli su ogni livello, rientranti e sporgenti in modo che il nemico scalandole, mostrasse il fianco ai difensori. Nelle Ande ci sono molti posti carichi di energia cosmica che sembrerebbero trasmettere vitalità ai visitatori. Uno di questi è Sacsayhuaman. Un altro è Machu Picchu con i suoi monoliti, dove l'unione mistica dell'uomo con la natura è molto intensa.

Da mensionare Pisa, Chirichero, Kenko e Puca Pucara. Tampumachay. Ollantaytambo.
Secondo la tradizione Inca i morti a volte venivano mummificati e e posti in casa. Con essi si parlava come se  fossero ancora vivi. I nobili venivano sepolti in posizione fetale. I non nobili sepolti distesi.

Da noi in Italia oggi, in alcuni ospedali, si conserva il cordone ombelicale reciso alle puerpere, per l’uso delle cellule staminali e sembra che abbiamo scoperto l’America. L’acqua calda! Gli Incas usavano già questa  pratica. oltre cinquecento anni fa! Conservavano il cordone ombelicale, reciso, sotto sale. Esso veniva usato come rimedio estremo in caso di mali incurabili  dove le varie erbe medicinali fallivano. In questi casi, il malato masticava e ingoiava il cordone ombelicale che pare avesse effetti benefici.


machu-piccho-em-200pxMachu Picchu. O la Vecchia Montagna in idioma queqhua. La più importante meta culturale e turistica del Perù. La cittadella fu scoperta ufficialmente nel 1911 da Hiram Bingham, un esploratore  nordamericano. Sepolta dalla foresta. Indicata allo studioso da un contadino andino. Non fu mai trovato il nome della “città perduta” come fu definita dal suo scopritore e per questo fu chiamata Machu Picchu. Dalla montagna che la sovrasta. E’ considerata uno dei più straordinari esempi di architettura del mondo.  Si trova nella selva tropicale, arrampicata a 2350 metri e domina il profondo canyon del fiume Urubamba. A circa quattro /cinque ore di treno e pullman da Cusco.

Si parte da Cusco e in pulman si raggiunge la stazione ferroviaria di  Ollantaytambo. Città Inca. E' una città dove ancora vengono mantenute antiche tradizioni come quella di lavorare i campi con aratri manuali. Storicamente importante per la vittoria suggli spagnoli che poi la riconquistarono nel 1537. Attraverso una serie di terrazzamenti che servivano alla valle per proteggersi dalle invasioni, si giunge alla fortezza di Araqama Ayllu dove si trovano il Palazzo Reale, il Tempio del Sole e i Banos della Princesa e l'Intihuatana che serviva a tracciare il percorso del sole.

Da Cusco ad Ollata circa due ore di pullman. Da qui  si prende il treno per Agua Calientes. I treni della linea PERURAIL partono in perfetto orario e non si può salire se non si ha il posto prenotato. Nessun passeggero in piedi. Arrivano in perfetto orario. Servizio bar e servizi igienici ineccepibili. Dopo circa due ore ancora,  percorrendo una ferrovia che sovrasta e corre parallela al fiume Urubamba, si giunge all’ultima stazione, quella di Aguas Calientes. Famosa per le piscine naturali. Ci sono piscine termali appena fuori dal centro abitato che furono distrutte da una inondazione e poi   ricostruite.  Si arriva a Machu Picchu.  E si va a visitare la cittadella. La “Città perduta”.

La “Città perduta” si ipotizza fosse  un centro di culto religioso, un centro di osservazione astronomica e anche l’azienda di famiglia del nono imperatore Inca, Panchacutec. La cittadella è sovrastata dalla Casa del Guardiano. Costruita più lontano, in alto. Arrampicata sul un promontorio di fronte da dove si accedeva, scendendo per un camminamento, verso la "Città perduta". Città senza nome.

Le straordinarie costruzioni a secco in pietra sono resistite fino ad oggi. Anche qui le costruzioni sono  collocate su vari livelli. Quello alto per la nobiltà, quello in basso per la borghesia. Architettura voluta da Pachacutec, nono imperatore inca (1438-1471). Proseguendo troviamo il Tempio del Sole. I muri del Tempio seguono le curve naturali del terreno e per l'intero perimetro sono rivolte verso l'interno. Come quasi tutte le costruzioni Inca. Un procedimento antisismico che è stato ripreso dagli architetti contemporanei.

Proseguendo ancora si sale su una piattaforma dove c’è l’osservatorio astronomico. Da qui si studiava il cielo e le costellazioni. Per orientarsi sull’andamento delle stagioni per le coltivazioni di mais e patate, principali risorse di questa terra.  Gli spagnoli non  saccheggiarono mai la “Città perduta” perché non  la trovarono mai. Nascosta da una corona di montagne a mille metri più in basso di Cusco e distante da esso centoventi chilometri. Ci si arrivava da Cusco attraverso un camminamento Inca che si arrampicava per le montagne.



Dalle cime  di queste montagne partono i condor la mattina intorno alle 7 le 8 per volare sul pacifico in cerca di cibo. Di pesci. Ritornano la sera per passarvi la notte.
Di fonte alla cittadella e a Machu Picchu si erge Huayna Picchu, la Giovane Montagna, a cui si accede per un ripido cammino inca in pietra.  Possono salirci oggi solo quattrocento visitatori al giorno e alla “Città perduta“ vi possono accedere solo  settecento  visitatori al giorno. Per evitarne l’usura. L’erosione delle vestigia..

Visitando questi luoghi avverti un silenzio arcaico che non viene stranamente interrotto dalle parole delle guide. Né dai turisti. Non si sente squillare un cellulare. Quasi nessun italiano. Pare che gli italiani non amino questo tipo di viaggi. Mi son sentita dire che “gli italiani sono comodi”, amano andare in vacanza per relax. Sarà vero? Io comunque in realtà di italiani ne ho visti solo due. Delle Marche. Un ragazzo che vive e lavora in una organizzazione di solidarietà non governativa, una  ONG, a La Paz, capitale della Bolivia a 4000 metri d’altezza e un suo amico che lo è andato a trovare e  insieme hanno fatto questa escursione. Due ragazzi dall’aspetto molto perbene. Che si sono molto meravigliati quando, incontrandoci su un pulman del tour turistico mi hanno visto. Loro domanda: "Italiana?" Io: "Si". Loro: "Anche noi. E qui da sola?" Io: "Si." Risposta incredula : "Grande!" E io: "Perché?".  Il ragazzo che lavora in una ONG a La Paz risponde: "Perché gli italiani qui non si vedono! E poi da sola! Grande!” A suo modo manifestava ammirazione nel vedere una donna italiana e sola in giro per il mondo e a Machu Picchu. Credo perché nell’immaginario collettivo si collocano le donne italiane sempre all’ombra di un uomo. se vogliono fare qualcosa che sia fuori dall’ordinario. Non è femminismo da quattro soldi ma è l’amara realtà. Ho avuto modo di vedere  donne straordinarie, qui da sole, venute per lavoro e studio. Donne però non italiane.
Le guide ufficiali le trovi in lingua inglese e spagnola. I turisti provengono da tutto il mondo. Prevalentemente persone colte. Molti i giovani. Ma anche tanti di età non proprio verdissima.

Quello che mi impressiona è la pulizia e l’igiene. Perché mi aspettavo altro. Si dice paese povero, ti aspetti sporcizia e trasandatezza. Così non è. In posti sperduti ho trovato i cassonetti differenziati dei rifiuti. L’organizzazione turistica è capillare. Una rete di ragazzi che si connette tro loro e che protegge il turista non lasciandolo mai solo. Una professionalità straordinaria. Qui il turismo è una grande risorsa e lo hanno sviluppato con intelligenza e passione. Si vede che amano questo lavoro. Che amano la loro terra. Ti prelevano già alle cinque della mattina e ti consegnano ad altri operatori pronti a prendersi cura di te per trasportarti nei loro territori. Non ho mai assistito a scene spiacevoli. I ristoranti puliti. I  servizi igienici puliti!!! In Italia te lo sogni.

Ho letto che il Perù è un Paese sottosviluppato. Sicuramente c’è povertà. Ci sono le strade da fare, in periferia  e non solo, ci sono polverose piste  quasi impraticabili. Delle proprie carretteras. Cioè delle strade per carrette, in italiano.C’è fame. Mancano tante strutture. Ma c’è una civiltà antica che persiste. Il Perù è stato terra di invasioni. Terra depredata.

Le persone  fondamentalmente sono gioiose e buone e ti chiedi perché in Italia la gente è sempre scontenta, depressa, incavolata. C’è l’ha sempre col vicino. Forse perché è un popolo che vuole buttare la croce alle ortiche. Forse perché si è perso Dio. Forse perché c’è lo strapotere di alcuni organi istituzionali. che annienta le persone. Un potere persecutorio se non sei dei loro. O semplicemente un potere per il potere. Un esempio per tutti: quello della giustizia. Giudici nemmeno trentenni che devono valutare situazioni gravissime e lo fanno con una spocchia spaventosa. Nessun dubbio. Se la causa non convince perchè magari inusuale si fa prima ad archiviarla!  E purtroppo spesso non si tratta di giovani giudici. Ma di vecchi giudici. Fa lo stesso. E guai a recriminare!


Ogni giorno senti di sentenze che gridano vendetta. Che colpiscono chi chiede giustizia e non chi commette reati. Parlo con dati di fatto. Carte alla mano. La stupidità e la cattiveria non è accettabile se proviene da chi deve amministrare la giustizia con equità. La Legge non è uguale per tutti in italia. In Calabria,  dal tribunale di Catanzaro, a quello di Locri poi c’è da mettersi le mani nei capelli. Parlo di cause archiviate senza neppure avere attentamente studiato gli atti. O di cause portate avanti con una caparbietà eccezionale, ignorando le richieste di trasferimento procedimenti per "incompatibilità ambientale". Senza che il magistrato si ponga il problema di doverne rispondere se  commette malagiustizia. Il reato di responsabilità professionale per i giudici non esiste. Quindi il giudice, o la giudicessa,  può permettersi di sbagliare. Tanto nel caso pagherebbe lo Stato. Ne dubito. E se si, quando? Comunque magra consolazione sarebbe. Perchè saremmo noi contribuenti a pagare il danno commesso dai giudici. Il loro lauto stipendio non si tocca. Figurarsi stipulare assicurazioni come noi comuni mortalissimi medici e compagnia.

Io credo che bisogna avere il coraggio di cominciare seriamente a denunciare quei giudici che praticano la malagiustizia. Che fanno danni incommensurabili. Non capisco perché noi medici, e io faccio il medico ospedaliero in emergenza e il CTU in Tribunale per valutare le responsabità professionali nelle denunce contro i medici e -scrivo con pertinenza di causa- dobbiamo pagare migliaia di euro l’anno per assicurare il nostro lavoro e siamo trascinati un giorno si e uno no in tribunale per presunta malasanità, e i giudici no. Mai. Io che esercito anche l’attività di CTU, che vuol dire consulente tecnico d’Ufficio,  assisto al macello dei medici. Tutti i santi giorni. E’ giusto che si paghi per errori commessi. Non possono esistere lobbyes. I giudici però sono intoccabili. E’ ora di finirla con questa soggezione! Dico basta. Se i medici, gli ingegneri, gli architetti, gli avvocati devono rispondere alla Giustizia di presunti errori professionali, non capisco perchè i giudici debbano essere esentati. Non lo capisco proprio. Loro forse sono dotati di poteri soprannaturali? Ma non stiamo sbandierando che siamo in uno Stato laico e quello che conta è la ragione? Ho incontrato nella mia pratica forense tanti giudici preparati e seri, ma vi posso garantire che ne ho conosciuti altri con grosse problematiche psichiche. Se si facessero fare loro una valutazione psicologica di personalità non so veramente cosa dovrebbero fare della loro vita. Sicuramente quindici anni di analisi freudiana dura. E forse non sarebbe risolutiva! E credo che sarà difficile smentirmi!

I giudici sono esseri umani, come tutti noi, e per questo fallibili. E taluni sono disturbati, come tanti altri umani,. ma non se lo potrebbero proprio permettere. Hanno in mano il destino degli uomini. Dunque smettiamola di inserirli nell'olimpo degli dei Questo tempo è passato da tanto. O no? Io faccio la giornalista per hobby. Per comunicare con il mondo. Penso che l'informazione, quella correta, possa cambiare le cose. Può fare prendere coscienza.Certo lo so, ci si espone e tanto. E molti mi dicono: ma chi te lo fa fare!  Forse perchè sono un'idealista. Credo che le cose si possano cambiare. Penso che gli idealisti  abbiano qualcosa di serio per cui vivere. Una speranza. Altrimenti pieghi la testa sotto i colpi impuniti dei prepotenti.

Un esempio diretto di negligenza: Io circa tre anni  fa ho depositato una consulenza tecnica alla procura penale di Napoli. Consulenza che nessun medico campano ha accettato di fare! Argomento scottante. Il giudice si è rivolto a Roma. La procura di Roma, piazzale Clodio, ha chiesto a me. Notoriamente incorruttibile e per questo piuttosto antipatica.Per l'accertamento di una presunta responsabilità professionale di un medico napoletano. Ma il mio lavoro, puntuale e gravosissimo, non è stato onorato. Punto. Elaborato peritale consegnato nei termini previsti. Nessun acconto, nessun onorario saldato ad oggi. Nemmeno le spese. Tre viaggi a Napoli da Roma. E insieme a me due altri consulenti in collegio peritale. Anche loro a bocca asciutta! E se si dovesse vivere solo di questo?  Peraltro il costo di una consulenza tecnica d'ufficio è veramente una miseria. Ci si approfitta dei medici perchè tanti sono quelli purtroppo, che per campare, devono accontentarsi di un onorario da lavoro nero. E sono questi che fanno il prezzo! Mi risulta che i magistrati percepiscano stipendi di platino. Non si tratta di invidia, ma di giustizia. Perchè noi ad oggi non siamo stati pagati? Eppure il lavoro è stato consegnato puntualmente. Un giorno di novembre di qualche anno fa!  Nessuna spiegazione. Sto meditando di fare un decreto ingiuntivo alla procura in oggetto e al giudice di essa responsabile. Anche se poi dovrò aspettarmi probabilmente delle difficoltà. Pazienza. A che vale la vita se devi subire delle angherie?

Qui in Perù il Cristo non è stato cancellato dalle aule dei tribunali o delle scuole od ospedali, come si vuol fare nella “civilissima” Italia. Qui il Cristo lo senti respirare ovunque. Qui c’è speranza. C’è scritto che il Perù è un Paese a forte consumo di droga. Ed è così. Ma io in giro non ho visto le scene che vedo per le strade di Roma. Eppure in quindici giorni già di mia permanenza in questa terra ho girato e molto. Sicuramente c’è spaccio e uso di stupefacenti e bisogna combattere questo commercio in tutti i modi possibili, ma non vedo la decadenza umana che vedo nei paesi dei "Gringos" che sono "I Bianchi". Così definiti qui in Perù i cittadini del NordAmerca, Stati Uniti, Paesi europei. "

Bisognerebbe cooperare di più tra i popoli. Scambiarsi il meglio di ognuno a che si possa vivere in modo umano. Con religiosità. Che non significa bigottismo. Si può essere laici quanto si vuole ed è giusto che ognuno segua la propria inclinazione. C’è chi ha fede a prescindere, c’è chi è assolutamente razionale e vuole toccare prima di credere. Ma il senso religioso della Vita, la spiritualità intellettuale,   ti danno un senso alla Vita. E’ perdersi nel Sogno senza domandarsi perché. E’ fiducia in Noi e negli altri. E' fiducia nella Vera Giustizia.

Fiducia che ora non c'è più. Bisogna combattere l’ipocrisia, il furto, l’inganno.  La cattiva amministrazione pubblica. Specialmente quando a pagare sono gli innocenti.

P.S.: Per leggere altri articoli dal Perù, corredati di molta iconografia, andare sul giornale on line www.radiocivetta.eu

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