Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
comune-cilavegna-200-pxAncora fatti nuovi riguardo il caso di abusivismo edilizio nella lottizzazione “Cilavegna est” dell’omonimo Comune della provincia pavese: nei giorni scorsi, la Provincia di Pavia (n. 2009/58052 del 06.10.2009) per il tramite del Dirigente del Settore Territorio, in seguito alla richiesta di informazioni inoltrata dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico, ha nuovamente invitato il Comune di Cilavegna (in risposta alla nota del Sindaco di Cilavegna del 6 aprile 2009) a relazionare entro 10 giorni dal ricevimento della nota la stessa Provincia circa l’assunzione di tutti i provvedimenti necessari previsti dalla normativa vigente in particolare riguardo la mancata esecuzione dell’ordinanza di demolizione, già esecutiva dal 2002, ricordando che “spetta al responsabile del competente ufficio comunale disporre quanto necessario per garantire l’ottemperanza delle ordinanze di demolizione assunte” (parte I, titolo I, capo II, del decreto legislativo n. 380/2001 e successive modifiche ed integrazioni, art. 49, comma 2, della legge regionale n. 12/2005).

In precedenza, anche la Direzione Generale Territorio della Regione Lombardia era intervenuta nella vicenda (nel mese di marzo 2009) sempre su richiesta dell’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico, invitando l’Amministrazione Comunale di Cilavegna e l'Amministrazione Provinciale di Pavia a voler porre in essere, nell'ambito delle rispettive competenze, le verifiche e gli adempimenti necessari a garantire il pieno rispetto della legalità. Auspichiamo che le Amministrazioni interessate provvedano in tempi brevi, a tutela degli interessi dei cittadini coinvolti nella vicenda. Un nuovo esposto in proposito è stato inoltrato dal Gruppo d’Intervento Giuridico nei giorni scorsi.

Ricordiamo brevemente i fatti:

nel mese di dicembre del 1991 il Comune di Cilavegna approvava il piano di lottizzazione di iniziativa privata “Cilavegna est” con tutte le adeguate previsioni di legge riguardo i servizi essenziali. Tuttavia un’area destinata a servizi diventava oggetto della realizzazione di un altro edificio residenziale, in palese violazione del Amministrazione Comunale di Cilavegna Il Comune di Cilavegna, anziché intervenire sanzionando l’intervento abusivo, nel 1999 approvava una variante al piano di lottizzazione (deliberazioni Consiglio comunale n. 22 del 29 aprile 1999 e n. 48 del 29 settembre 1999) per cercare di sanarlo. Successivamente emanava la concessione edilizia n. 10/01 del 26 giugno 2001 e – una volta accertate variazioni essenziali e la parziale difformità dell’edificio realizzato rispetto al progetto autorizzato – emanava anche l’ordinanza di demolizione n. 33/2002, mai portata ad esecuzione.

Nel mese di ottobre del 2003, il T.A.R. Lombardia, su ricorso dei proprietari che avevano sottoscritto la convenzione di lottizzazione, annullava la variante del piano di lottizzazione, partendo dal presupposto in base al quale “il piano di lottizzazione costituisce uno strumento attuativo predisposto sulla base di scelte concordate fra l’autorità urbanistica ed i proprietari ed imprenditori interessati. Si esplica mediante atti negoziali, compresa la cessione bonaria (per lo più gratuita) di quegli immobili che, altrimenti, l’ente pubblico dovrebbe acquisire mediante l’espropriazione, di modo che allo stesso devono aderire tutti i proprietari coinvolti. Presupposto indispensabile per l’adozione dei piani di lottizzazione è la partecipazione ed il consenso di tutti i proprietari dell’area omogenea interessata” (Cons. giust. Amm. Sicilia, sez. giurisd., 2 febbraio 1999, n. 9). Il principio del necessario coinvolgimento dei proprietari dei terreni interessati deve valere anche nel caso di variante del piano di lottizzazione convenzionato di libera iniziativa, che implica l’osservanza delle medesime regole procedimentali stabilite per l’adozione dello strumento urbanistico. Nel caso di specie, i ricorrenti delle aree incluse nel piano di lottizzazione Cilavegna est non hanno chiesto l’approvazione della variante in esame, pertanto i provvedimenti urbanistici oggetto di ricorso sono illegittimi. L’illegittimità delle deliberazioni n. 22/1999 e n. 48/1999 comporta l’invalidità della concessione edilizia rilasciata il 21.6.2001 atteso che il Comune si è determinato sulla scorta di atti viziati in radice e, quindi, in forza di un’erronea rappresentazione dei presupposti di fatto e di diritto.

Il Tribunale di Vigevano, con sentenza n. 231 del 10 maggio 2005, condannava Valentino Crepaldi, titolare della Euroimpianti s.r.l. (la società costruttrice), Giovanni Massara (progettista e direttore dei lavori), Luigi Giuffrida (titolare della ditta realizzatrice) per reati di abusivismo edilizio, mentre Crepaldi e Massara anche per le false attestazioni di disponibilità dell’area edificata che trassero in inganno il dirigente comunale che rilasciò la concessione edilizia.

Secondo legge, le opere abusive devono essere demolite e le aree interessate ritornare alla destinazione di servizi (verde pubblico, parcheggi) per il piano di lottizzazione.  Eppure, fra ricorsi in appello, dilazioni ed incertezze, i residenti sono ancora in attesa. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico o.n.l.u.s. ha inteso sostenere questa piccola-grande battaglia per una migliore qualità della vita inoltrando, lo scorso 10 febbraio 2009, un esposto con richiesta di interventi (demolizione coattiva in sede sostitutiva, ecc.) all’Assessore al territorio ed urbanistica della Regione Lombardia ed al Direttore generale del medesimo Assessorato, al Corpo forestale dello Stato, al N.O.E. dei Carabinieri, al Comune di Cilavegna e, per opportuna conoscenza, al Procuratore della Repubblica di Vigevano, al Procuratore regionale della Corte dei conti per la Lombardia ed al Prefetto di Pavia. Si auspica un rapido interessamento delle Autorità interessate per una definitiva soluzione che riconduca a legittimità una situazione che attende da troppo tempo il soddisfacimento del fondamentale interesse ad una migliore qualità della vita.
p. Gruppo d’Intervento Giuridico o.n.l.u.s.
Stefano Deliperi

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