Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
Mi chiamo Adriana sono infermiera (sempre quella della lettera di un fannullone) ed ho un figlio, Matteo, di 7 anni. Mio figlio da qualche giorno presentava sintomi strani come eccessiva sonnolenza, apatia, debolezza e inappetenza. Una mamma, prima che un sanitario, nota queste cose e sente che qualcosa non và.
Lo porto dal pediatra, trovo la sostituta, le spiego le problematiche, e prendendomi per la solita madre apprensiva nota che la gola è leggermente arrossata mi prescrive un'areosol e uno sciroppo che regolarmente acquisto ma neanche apro perchè vedo che è ipobufrene  antidolorifico etc PENSO: non ci siamo proprio. Il giorno dopo cambio medico: rispiegoi sintomi etc etc e senza vsitarlo mi diche che il bimbo ha un bell'aspetto. Io insisto: chiedo di eseguire delle analisi di sangue, mi risponde che "ora non sevono forse più in là" si alza e palpa la pancia di Matteo da seduto e con l'elastico dei pantaloni : "la pancia è morbida" avrà l'acetone gli dia il Biochet... ! Esco  ancora più nervosa del giono prima! Che pozzo di scienza!

Sento dentro di me che qualcosa non và penso già ad una malattia del sangue , (anemia) Com'è
il detto? la madre è il primo pediatra !!!!Il giorno successivo ricambio medico e lo porto dal mio che conoscendomi mi ascolta, lo visita e mi prescrive le analisi richieste.

La mattina successiva facciamo le analisi ed il pomeriggio ho i risultati: globuli bianchi bassissimi. Ora divento una mamma apprensiva!

Lo porto da una carissima dottoressa dove lavoro che visitandolo mi consiglia di ripetere le analisi subito. Le ripeto alla Asl con in test per la mono nucleosi di cui si sospettava: i risultati? Dopo 20 giorni!! Li devo ancora ritirare!!!

Non posso attendere!!! Il giorno successivo lo riporto ad un'altro laboratorio privato: confermano i valori precedenti, risultati che cominico alla dottoressa. Lei con tutto il suo tatto e senso materno mi consiglia" è meglio farlo vedere da un ematologo, se non trovi una vai subito da un'altra. Capisco tra le righe che è un'emergenza.

Arrivo in ospedale la Dottoressa gentilmente lo visita e dopo le necessrie analisi mi comunica  che è leucemia acuta, sussegue il  ricovero etc etc etc.

Quel venerdi mi ha cambiato la vita!
Da quel venerdi' ho visto in una  donna che non conoscevo, la primaria  del reparto,  l'unico
polo di salvezza per mio figlio.

Da quel venerdì ho visto un'altro mondo, ma ho ritrovato anche tante sorelle, i perchè le mie colleghe e caposala non mi hanno abbandonato un'attimo.

Quel venerdi mi sentivo morire, loro mi hanno dato la forza di reagire, con le loro parole, il loro amore ed anche con i fatti. Mi hanno aiutato a 360 gradi anche con le pratiche burocratiche per ottenere il permesso di assistere mio figlio ( In Italia siamo vergognosi, anche in questi casi ci affoghiamo con la burocrazia nei pezzi di carta!!! ) e per questo non finirò  mai di ringraziarle.

Lettera firmata

Giornale online iscritto il 2/05/2008 al n. 184/2008 del Registro di Stampa del Tribunale Civile di Roma.
Direttore Ernesta Adele Marando. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.